Libri Di/Versi n.3: la classifica di Christian Tito

[Partecipa all’iniziativa Libri Di/Versi e manda la tua classifica a [email protected] seguendo le modalità di invio che puoi leggere qui. Se invece vuoi adottare un poeta, vieni a dirci chi e perché su Poesia Condivisa.]

 

Emidio Montini
Parola di scriba

Giancarlo Sissa
Il mestiere dell’educatore
Stefano Massari
Il libro dei vivi
Nicola Vacca
Incursioni nell’apparenza
Luigi Di Ruscio
L’ultima raccolta
Gianfranco Fabbri
Stato di vigilanza
Sebastiano Aglieco
Giornata
Ko Un
L’isola che canta
Milo De Angelis
Tema dell’addio
Andrea Zanzotto
Conglomerati

 

 

+ Wislawa Szymborska, Gente sul ponte

 

 

Dieci proprio non ce l’ho fatta. Undici. Con ciascuno un rapporto vivo, un incontro. Molto spesso persino uno scontro che al posto di generare ferite le cura.
Avrei almeno qualche parola per ognuna di queste raccolte ma se devo indicarne una, o due o tre il compito diventa assai arduo allora propendo per una sola scelta.

L’ultima raccolta di Luigi Di Ruscio.

Paradossalmente la prima delle raccolte di Di Ruscio  che ho letto. Un’autentica folgorazione. La più lucida e ordinata descrizione del caos che mi sia mai capitata tra le mani. Letto e riletto con voracità, quasi con ferocia, come fossi contagiato da un demone burlone.  Una gioiosa battaglia che ha lasciato un libro tutto scassato a giacere nella mia piccola biblioteca.
Eccolo il poeta che perde poesia da ogni pertugio!  Quanto tempo l’ho cercato, ma…

l’incontro quanto più sarà casuale tanto più sarà travolgente.”

Io credo che un grande libro sia quello che dopo averlo letto trasformi  anche di  poco il lettore… Qualcosa di me è mutato dopo aver letto ogni libro di questa lista, ma, dopo “l’ultima raccolta”, la trasformazione ha portato quasi alla vertigine. E poi la fortuna di diventare buoni amici. E poi di perderlo. La gioia e il dolore. La vita.


Ah… chi sono io? Sono Christian Tito  e scrivo libri per soli matti a quanto pare. Poiché al giorno d’oggi a me sembra che i matti siano quanto di più vicino all’uomo ideale.  Ho scritto qua e là, anche su alcuni muri, ma mi pare doveroso riportare almeno due pubblicazioni: Dell’essere umani,  Manni 2005; Tutti questi ossicini nel piatto,  Zona 2010.

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6 Comments

  • sì Liliana, in effetti c’è qualche eccezione, ma non ho voluto censurare 🙂 Concordo sullo stato buonissimo della poesia italiana. Chi dice che in italia non si fa buona poesia, è disonestissimo. Chi lo dice probabilmente legge poco o non legge affatto. Sempre, poi, che si riesca ad accettare le diversità. In quanto all’Arcolaio di Gianfranco, sappiamo 🙂

  • Grazie, mio Christian, per avermi scelto. Grazie anche per Parola di scriba: bellissimo!!!
    Era un po’ che non mi capitava.
    la penultima volta è stato altrettanto bello!!
    Un abbraccio a te, mio amico grande.
    Un altro abbraccio ai presenti, fra cui Lili amatissima e Seba caro!

    Gianfri

  • Ops…hai ragione Liliana, preso dall’entusiasmo dell’iniziativa ho perso di vista le regole. Comunque dai, 9 su 11 sono italiani…
    Un saluto intanto 😉

  • Grazie a te Sebastiano, è stata dura scegliere, Quanti bei libri lasciati fuori… alcuni bellissimi, letti dopo averti mandato le mie preferenze, penso a Ceccarini, Germani, Amarelli ( che gran lavoro sta facendo l’Arcolaio…), il mio amatissimo Carnevali.
    In fondo la poesia contemporanea è in piena salute, Bisogna avere pazienza, scavare, scartare ( tantissimo ) ma sono certo ne valga la pena, l’arricchimento è notevolmente superiore allo strazio 😉 Buona gironata a te e a tutti!! Christian

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