Anterem n.84: l’editoriale di Flavio Ermini
Mancher auf der Wanderschaft Kommt ans Tor auf dunklen Pfaden Trakl La conoscenza vera è conoscenza dell’essere. Ce lo conferma Parmenide: «È infatti la stessa cosa il pensiero e l’essere». La conoscenza vera…
Anterem n. 82 – Editoriale
Il modo eminente in cui accade l’autenticità è il modo in cui l’essere umano vede configurarsi nella parola il mistero della propria consonanza col mondo. È un dire ulteriore: un appello alle…
Anterem N. 81 – Editoriale
[Proponiamo, per gentile concessione della rivista, l'editoriale che apre l'ultimo numero di Anterem a firma di Flavio Ermini. Buona lettura.] … ma quello che c’è non è ancora abbastanza, e allora si scrive…
Anterem n.80 (giugno 2010) – L’editoriale
I luoghi verso i quali ci dirigiamo non hanno consistenza propria. Assumono quella che noi intendiamo conferire loro. L’esperienza poetica è andare verso qualcosa e, nello stesso tempo, costruire quella cosa stessa. Silvano…
Anterem – Gli editoriali
Sono qui raccolti gli editoriali – tutti a firma di Flavio Ermini – che hanno introdotto i vari numeri di “Anterem” nel corso degli ultimi anni. I titoli corrispondono alle tematiche di volta…
Anterem – La redazione
Cominciamo col dire che “Anterem” è il nome di un gruppo di poeti che promuove una rivista letteraria, varie collane di scritture, un premio letterario, un centro di documentazione, una biennale di poesia….
Anterem – Abbonamenti
“Anterem” – Rivista semestrale Un numero € 15,00, arretrati stesso prezzo. Abbonamento biennale € 50,00. Abbonamento biennale “con libri” € 100,00 (prevede nei due anni anche l’invio di tutti i volumi pubblicati da…
Anterem – Il progetto
Le cinque serie di “Anterem” Il lavoro di ricerca di “Anterem” ha le sue fondamenta nella grande poesia europea e le cinque serie lungo le quali fin qui si articola il suo cammino…
Anterem – Storia di una rivista
Il nome “Anterem” nasce porgendo attenzione al valore originario della parola, chiamata a essere il luogo di raccordo tra sensibilità e percezione. Questa espressione fa cenno all’«= O» hölderliniano (Il significato delle tragedie)…