Poesia Condivisa 2 N. 48: MARIA GRAZIA CALANDRONE

Anna,tutto quel senso

Com’era fresco il mondo che portava
sulla bocca al mattino, ancora verde
d’erba sognata, come la innamorava
quella piccola merla che oscillava
come un rosso pianeta
sul melo nano dietro la finestra, che corona
di foglie misurate una per una le metteva
sulla chiara fontana dei capelli
l’ombra grande del pesco e come tutta
l’acqua giallo-ginestra
che era stata spalmata
dal sole nel mattino della sua nascita
sulle pareti della casa
era un annuncio della tua larghezza, Anna,tutto quel senso
è stato
fatto sulla misura del tuo cuore.

Da Il bene morale, Crocetti Editore, Milano 2017.

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Annamaria Ferramosca
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2 Comments

  • Nel leggere questa poesia si ravvisa subito un senso di armonia che mette su un piatto la sapienza poetica facendola gareggiare con l’arte di pittori come Vermeer, nel rappresentare la bellezza interiore come specchio di quella esteriore, entrambe poste sull’altro piatto della bilancia. Qui la si legge e vede nei termini naturalistici scelti per rappresentare la bocca da cui traluce freschezza e innocenza. Anche gli occhi incantati si immaginano mentre fissano la merla oscillare sul melo nano ed il chiarore dei capelli che sembra provenire dal pesco grande. Infine è il sole a suggellare vivamente il ritratto immergendo in una luce quasi sovrannaturale “giallo-ginestra” la nascita stessa spalmandosi sulle pareti della casa per mai più abbandonarla. Ma c’è un ordine ancora superiore a ciò che traluce dell’interiorità ed è un segno scritto dalla natura stessa nell’esistente, di quando misteriosamente dà origine al “sublime” e a questo alcune esistenze sembrano corrispondere esattamente, come gemme incastonate nella corona dell’anello . Solo la bellezza della parola però- il modo particolare che hanno i poeti di modellare le immagini analogamente alle capacità pittoriche- può giungere a rappresentare “la misura del cuore” rendendo la grandiosità del bene che da lì si riversa e misteriosamente dare il senso delle cose che ad esso si rapportano. La poetessa è qui a svelare Anna, esponendola agli occhi del lettore in un lampo di parole che è anche un atto d’amore nei suoi confronti. Ciao e buone feste.

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