Poesia Condivisa 2 N. 44: INGEBORG BACHMANN

Dunkles zu sagen

Wie Orpheus spiel ich
auf den Saiten des Lebens den Tod
und in die Schönheit der Erde
und deiner Augen, die den Himmel verwalten,
weiß ich nur Dunkles zu sagen.

Vergiß nicht, daß auch du, plötzlich,
an jenem Morgen, als dein Lager
noch naß war von Tau und die Nelke
an deinem Herzen schlief,
den dunklen Fluß sahst,
der an dir vorbeizog.

Die Saite des Schweigens
gespannt auf die Welle von Blut,
griff ich dein tönendes Herz.
Verwandelt ward deine Locke
ins Schattenhaar der Nacht,
der Finsternis schwarze Flocken
beschneiten dein Antlitz.

Und ich gehör dir nicht zu.
Beide klagen wir nun.

Aber wie Orpheus weiß ich
auf der Seite des Todes das Leben
und mir blaut
dein für immer geschlossenes Aug.

 *

 Dire cose oscure

Come Orfeo io suono
la morte sulle corde della vita
e fin dentro la bellezza della terra
e dei tuoi occhi, che governano il cielo,
so dire solo cose oscure.

Non dimenticare che anche tu, all’improvviso,
quel mattino in cui il tuo giaciglio
grondava ancora rugiada e il garofano
dormiva sul tuo cuore,
vedesti il fiume oscuro
che ti passava accanto.

Tesa la corda del silenzio
sull’onda di sangue,
afferrai il tuo cuore vibrante.
Tramutati furono i tuoi riccioli
nella capigliatura d’ombra della notte,
i fiocchi neri delle tenebre
caddero come neve sul tuo volto.

E io non ti appartengo.
Di entrambi ora è il dolore.

Ma come Orfeo io so
la vita dalla parte della morte
e mi diventa azzurro
l’occhio tuo chiuso per sempre.

 

da Ingeborg BachmannDie gestundete Zeit, 1953 (Edizione di riferimento: Ingeborg BachmannSämtliche Gedichte, Piper Verlag, p. 42)(traduzione inedita di Anna Maria Curci, per sua gentile concessione)

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Annamaria Ferramosca
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3 Comments

  • Ringrazio Annamaria Ferramosca per aver scelto “Dunkles zu sagen”, “Dire cose oscure”, di Ingeborg Bachmann come “poesia condivisa”. Il testo è il quarto della I sezione di “Die gestundete Zeit”, “Il tempo prorogato”, raccolta che apparve alla fine del 1953.

  • A pochi giorni dall’anniversario della sua morte, Poesia Condivisa rende omaggio alla grande Ingeborg Bachmann .
    Ringrazio Anna Maria Curci per il suo prezioso dono di traduzione.
    Grazie anche a Giorgio Stella per la sua postilla.

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