Al via il bando DON’T KICK ME OUT

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Come avevamo già anticipato, nel 2015 il Girovago riparte con DON’T KICK ME OUT, un nuovo progetto che va a unirsi ai Diari dall’Italia, ai Diari dall’estero e ai Diari da uno spettacolo pubblicati su questo sito.
DON’T KICK ME OUT avrà uno spazio tutto suo: ilgirovago.tumblr.com, dove confluiranno i contributi che ci arriveranno in risposta al bando.
Qualche parola in più sul progetto, allora.

DON’T KICK ME OUT nasce come tributo alle figure di Adolfo Albertazzi (1865-1924) – scrittore e intellettuale bolognese di inizio Novecento, a lui è intitolata la strada dove ha sede la “casa madre” del Girovago, Edizioni Nuova S1 – e di Emanuel Carnevali (1897-1942), allievo di Albertazzi, migrante e poeta.
Carnevali, al rientro in Italia dopo anni passati da «morto di fame nelle cucine d’America», come hanno cantato i Massimo Volume, scrive questi due versi: «O Italy, o great boot, / Don’t kick me out again» («O Italia, o grande stivale / Non cacciarmi di nuovo a pedate»).

DON’T KICK ME OUT nasce proprio da questa citazione, riportandola al presente, dove dominano idee molto semplificate di crisi e di conflitto. Risponde a un nostro bisogno di dare voce non solo alla lamentela o alla contrapposizione, ma anche a una riflessione che stimoli il dialogo, l’approfondimento, lo scarto prospettico.
Le parole di Carnevali, infatti si possono leggere come come un grido che unisce dolore e passione: il dolore, ma anche il bagaglio di esperienze, nasce forse dal viaggio e dalla migrazione; la passione potrebbe essere quella per un territorio, l’Italia, che Carnevali ha riconquistato, ma non del tutto riguadagnato, visto che ancora resistono incertezze e timori. È una situazione di forti tensioni, dove talvolta può prevalere la spinta ad andarsene, talvolta la spinta a restare.

In alcuni casi si arriva a dire DON’T KICK ME OUT rispetto al luogo dove si vive – la città, la regione, la nazione – come nel caso di Carnevali.
Altre volte può succedere di arrivare a formulare queste parole in contesti molto diversi: il lavoro o la mancanza di lavoro; si può dire rispetto alla famiglia, a una lingua che si sta iniziando a usare o che si sta perdendo, alla propria religione, alla scuola, all’università…
Da questo spunto iniziale nascono altre domande, che invitano a pensare cosa si perde o cosa si guadagna muovendosi, cambiando strada, cambiando prospettiva:

Perché sono dove sono?
Cosa ho nelle tasche?
Cosa ho perso dai buchi nelle tasche?

Altre ancora possono essere le suggestioni legate a DON’T KICK ME OUT, che accoglierà le vostre proposte senza porre limiti di forma o di linguaggio: prosa, poesia, pittura, illustrazione, fumetto,fotografia o video (per la lunghezza dei contributi e per le altre modalità di partecipazione, scarica il bando nel link in fondo alla pagina).

Inviate la vostra opera all’indirizzo .
Le proposte selezionate saranno pubblicate sul sito ilgirovago.tumblr.com e, alla fine del percorso, in un’antologia online gratuita e in modalità Creative Commons sul canale ISSUU del Girovago.

Qui sotto potete trovare il bando completo di DON’T KICK ME OUT, mentre prossimamente saranno pubblicati sul canale tumblr del Girovago alcuni “esempi illustri” già editi e alcune suggestioni nate insieme all’idea del progetto.

Scarica il bando QUI

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