Poesia 2.0

La mano ozia nel nido delle tue cosce,
è sera, e la sera rinnova la pioggia,
mai cessata di fremere.
— Alessandro Ricci

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il 6 ottobre un pezzo di campagna nel centro di Roma diventa casa da abitare con le parole

il 6 ottobre un pezzo di campagna nel centro di Roma diventa casa da abitare con le parole

Immagine in linea 1

Chi lascia solo chi? A cosa somiglia la vita sulla terra?

Un libro e un passaggio all’aria aperta.
Non una visita guidata, ma una guida a lasciarsi visitare.
Non una lettura ma un ascolto corale e un incontro.

Il poemetto Canti di un luogo abbandonato è un viaggio nel tempo (proprio e passato) attraverso l’incontro con i resti. Resti di case, residui di pozzi, tetti, dettagli di un’umanità scomparsa. Nasce dall’ascolto delle voci di un popolo e di una cultura che non ci sono più, ma che è ciò da cui veniamo. Nasce dall’incontro con i ruderi, con quelle che una volta erano case e che ora sono con violenza riprese dalla natura, abitate talvolta di nuovo – ma da animali e piante. Nasce dall’abbandono, dall’irrequietezza di anime che sembrano non trovare pace nel vedere il proprio mondo spopolato. Nasce da una domanda che il presente pone: chi è che se n’è andato per davvero? Perché affinché un luogo sia disabitato, occorre prima averlo saputo abitare. E oggi, che l’abitare sembra così difficile, quasi impossibile, questa è una indicazione preziosa.

domenica 6 ottobre
ritrovo alle 16
c/o associazione culturale passeggiata del gelsomino
vicolo del gelsomino (snc)
00165 Roma (zona San Pietro)

nota sul volume: il libro è stato autoprodotto e realizzato graficamente con il lavoro di Anonima Impressori di Bologna, officina grafica e stampa d’arte. È stato composto e stampato con caratteri mobili e matrici in legno. Ne sono state realizzate 300 copie numerate e assemblate a mano. Ogni copia contiene una cartolina d’arte. Il libro non ha una distribuzione ufficiale e vuole tentare, per incamminarsi nel mondo, la via diretta dell’incontro con i lettori in luoghi speciali che permettano una visione nuova della propria città, campagna, casa.

nota sull’autore: Azzurra D’Agostino ha pubblicato le raccolte di poesia D’in nci un là, I Quaderni del battello ebbro, 2003; Con Ordine, Lietocolle, 2005; D’aria sottile, Transeuropa 2011 – selezione Premio Viareggio; Versi dell’abitare, in XI Quaderno di poesia contemporanea, Marcos y Marcos 2012

ingresso libero, si consiglia abbigliamento comodo e caldo.

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Fondata e diretta da Luigi Bosco - e grazie al contributo di una lunga lista di persone – Poesia 2.0 nasce nel maggio del 2010 come risposta ad una lunga discussione su Poesia e Web che ebbe luogo sul blog di Stefano Guglielmin Blanc de ta nuque. Il progetto, in continua evoluzione, ha subito numerose trasformazioni e continuerà a trasformarsi fino a che non avrà esaurito tutte le sue possibilità.

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