L’Aria n.24: Cinque punti

calligrafia

1

Nell’anno 40° della vita decido di rinunciare alle mie opere di poesia. D’ora in poi, non riconoscerò nessuno dei miei libri di poesia, né le collane in cui sono usciti, né i rapporti – di volta in volta umani, accademici, professionali, critici – che li hanno garantiti e promossi. Abbandono tutti i miei libri di poesia, nessuno escluso: sono stati scritti in un altro tempo (disperatamente lungo, pieno di legami) e con un altro corpo (ferocemente autodistruttivo, assottigliato fino alla consumazione, cioè fino all’errore).

2

I testi riappariranno in libri nuovi, più coerenti con l’intenzione che non ho seguìto fino in fondo. Qualcuno conserverà la forma originale, altri saranno cancellati, altri modificati o accorpati, in una nuova casa abitabile. I libri da cui provengono rimarranno indietro, presenti ma abbandonati. Non posso impedire che vengano ristampati, ma l’idea di ristamparli non partirà da me.

3

Non accetto più l’idea di pubblicare nelle collane di poesia, presso editori specializzati in poesia. Non ho mai voluto scrivere poesie, ma dare una forma musicale ad un’azione biologica, o anche biografica. In realtà, dico biografia e biologia per escludere una parola da non dire, adesso.

4

La calligrafia e le reti non funzionano più. Nello stesso tempo: devo essere coerente con le ultime operazioni: il libro della Scuola di poesia, la traduzione di Mistica di Joë Bousquet, il passaggio da una cosa mondana al mondo. Se interrompo questa coerenza, rientro in una rete amicale che crea un errore sull’errore. Il primo errore è l’istituzione dei rapporti, in cui è implicato un corpo che non ho più, o una mente da modificare. In mezzo: la trasformazione dei rapporti in istituti, anche ideologici. Il secondo errore è la volontà di pubblicare senza pubblico, perché tutto si indirizza alla piccola rete.

5

L’opera musicale e biologica – la cosiddetta poesia – ricomincia nel 2013 e cancella il passato. E, del passato, soprattutto due vincoli: i rapporti e gli stili, entrambi bloccati, per 15 anni. D’ora in poi, le cose rifatte e rinnovate usciranno per la Finestra editrice, e per nessun altro editore. Il luogo abitabile delle mie opere italiane è da rifare completamente: così oggi azzero 15 anni di operazioni, considerate poesia. Adesso posso ricominciare, in un altro modo.

Massimo Sannelli
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