Libri Di/Versi n.5: la classifica di Alessandro Salvi

 

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Pietro Tripodo
Nuvole barbare
Empirìa, Roma 2007
Pierluigi Lanfranchi
Latitudini
Farepoesia, Pavia, 2008
Maria Grazia Calandrone
Macchina responsabile
Crocetti, Milano, 2007
Beppe Salvia
I begli occhi del ladro
Il Ponte del Sale, Rovigo, 2004
 
 Luigi Di Ruscio
Le streghe si arrotano le dentiere
Biagio Cepollaro (edizioni on-line)
Toti Scialoja
Poesie 1979-1998
Garzanti, Milano, 2002
 
Giovanni Raboni
L’opera poetica
Mondadori, 2006
Ligio Zanini
Cun la prua al vento
Scheiwiller, Milano, 1993
 Roberto Roversi
Trenta miserie d’Italia
Sigismundus Editrice, Ascoli Piceno, 2011
Angelo Maria Ripellino
Notizie dal diluvio – Sinfonietta – Lo splendido violino verde
Einaudi, Torino, 2007

 

Angelo Maria Ripellino
“Notizie dal diluvio – Sinfonietta – Lo splendido violino verde”,
Einaudi, Torino, 2007 .

Angelo Maria Ripellino (1923-1978) è uno di quei poeti che mi hanno maggiormene colpito, lo trovo veramente unico. Originalissimo, lontano da vecchi schemi manieristici, lontano da scuole di facciata e allo stesso tempo così pregno di vita, quella calda vita che ci accomuna tutti. Affascinante per l’approccio ai temi, per la sincerità che come una scossa elettrica percorre i versi, tramati da un ricco tessuto culturale, pregno di una lucida volontà di sopraffare la buffoneria del dolore. Il lessico poi, virtuosistico, ha in sé del teatro, dello spettacolo. Un particolare approccio nell’accentuazione del dettato lo rende riconoscibilissimo tra i tanti poeti del secondo Novecento, un timbro il suo, inconfondibile nell’insieme che affascina il lettore italiano spiazzandolo talvolta, per via di quello strano, eccentrico alone esotico che evoca. Un autore che ha saputo entro un ampio repertorio di interessi culturali affrontare i temi della malattia e delle storture del mondo senza che ciò comprometta la poesia di cui è artefice. La fantasia regna da padrona, mentre l’inatteso spia sempre dietro l’angolo per sbucarvi imprevedibile quando meno te l’aspetti. Nonostante ciò, risulta alta la  partecipazione emotiva, e la forza che emana dalle immagini colpisce per il nitore della forma che mirabilmente assorbe i contenuti da lei trasmessa. Concludo riportando alcune poesia di Ripellino, tratte dal volume in questione:

Tu durerai più a lungo del gelo,
perché sei una roccia, sebbene incrinata.
Tu sei una strada, qualcosa che cresce,
quanto più si allontana.
Tu sei più di sette ore compiute in treno.
Tu non finirai a Falconara, ma nel mare immenso.
Tu sei uno zingaro, un ladro di fieno,
per molti histrione, per alcuni stella.
Sei della stirpe dei dèmoni e dei giocolieri.
Sei ancora verde, ancora una fiammella,
che innamora due attòniti occhi neri.

*

Guai a chi si costruisce il suo mondo da solo.
Devi associarti a una consorteria
di violinisti guerci, di furbi larifari,
di nani del Veronese, di aiuole militari,
di impiegati al catasto, di accòliti della Schickería.
E ballare con loro il verde allegro dello sfacelo,
le gighe del marciume inorpellato,
inchinarti dinanzi ai feticci della camorra,
come Abramo dinanzi al volere del cielo.
Guai a chi sulla terra è sprovvisto di santi,
quai a chi resta solo come un re disperato
fra neri ceffi di lupi digrignanti.

*

C’era un paese che conteneva tutti i paesi del mondo,
e nel paese un villaggio che racchiudeva tutti i villaggi del paese,
e nel villaggio una via che riuniva tutte le vie del villaggio,
e in questa via purulenta una casa che comprendeva tutte le case,
e nella casa una povera stanza, e nella stanza un’enorme sedia,
e sulla sedia, sparuto, un minuscolo omino in bombetta,
e questo omino era tutti gli uomini di tutti i paesi,
e questo omino rideva, rideva sino alle lacrime.

 Leggi anche qui e qui.


Alessandro Salvi (1976, Pola – Croazia), vive da sempre a Rovigno (Croazia). Scrive versi ed ha pubblicato la raccolta Piovono formiche carnivore e altre inezie (Aletti, Villalba di Guidonia, 2008) e la plaquette I fori nel mare (En Avant! Produzioni, Pistoia 2011), oltre alle sillogi Ladro di tamerici (2008) e Santuario del transitorio (2010), vincitrici quest’ultime due di altrettanti primi premi al concorso Istria Nobilissima; mentre nel 2011 con la silloge Eserciziario di metafisica per principianti vince il IV premio ex-aequo al concorso Pubblica con noi, indetto da Fara Editore di Rimini. Sue poesie sono incluse in opere collettive e antologie: Le parole rimaste (Edit, Fiume 2010), Il segreto delle fragole (LietoColle, Faloppio 2009), Creare mondi (Fara, Rimini 2011), La giusta collera (CFR edizioni, Sondrio 2011). Una seconda edizione del suo libro d’esordio (Piovono formiche carnivore e altre inezie) è uscita nel mese di dicembre del 2011 per conto della casa editrice rovignese Apeiron, con traduzione croata a fronte, per mano di Roman Karlović. Suoi versi sono apparsi nelle seguenti riviste: La Battana (Fiume, Croazia), Nova Istra (Pola, Croazia) e Sovremenost (Skopje, Macedonia). Ha collaborato con testi di carattere culturale-letterario al quotidiano La Voce del Popolo (Edit-Fiume). Ha ricoperto il ruolo di membro di alcune giurie di premi letterari (Leone di Muggia 2011, concorso “Pubblica con noi” indetto da Fara editore di Rimini).

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Sebastiano Aglieco
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3 Comments

  • Grazie Annamaria, grazie Sebastiano e a tutta la redazione di Poesia2.0. Vero, sono d’accordo con te Annamaria, tanti i nomi, ed e’ un bene sia cosi’, aggiungo.

  • Come concordo con Alessandro , anche su Salvia, Di Ruscio, Roversi, Ripellino, Raboni… ah quanti pari merito ci sarebbero!
    Come si fa, Sebastiano, a tirar fuori gli eletti? forse, se votassimo in migliaia…
    comunque la compagnia che si profila è ottima.
    ciao a tutti,
    annamaria

  • prosegue questa ventata di libri che escono dalla cassapanca delle cose vecchie e dimenticate. Sebastiano Aglieco

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