Poesia 2.0

La mano ozia nel nido delle tue cosce,
è sera, e la sera rinnova la pioggia,
mai cessata di fremere.
— Alessandro Ricci

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Discorsi d’Arte Contempornea – 15, 22, 29 Marzo a Verona Libreria Bocù

 

Discorsi d’Arte Contempornea

Tre divagazioni psicoanalitiche sull’estetica.

Tre movimenti: Poesia Visiva, Conceptual Art, Body Art

Tre giovedì: 15, 22 e 29 marzo ore 18.00

a Tre passi da Piazza Erbe

Il Novecento ci abituati a confrontarci con opere d’arte sempre più difficilmente ascrivibili alle categorie estetiche tradizionali. Il dibattito arte non-arte si è spesso acutizzato di fronte ad alcune opere che hanno fortemente scosso i principi di bello, equilibrio, forma, armonia, etc. così rassicuranti nell’opera di riconoscimento di un opera d’arte classica. Rimanere oggettivi è sempre più difficile e si tende a scivolare da un giudizio da “osservatore” a un giudizio da “valutatore” liberandosi così della spinosa questione riguardante i motivi che hanno reso possibile una tale opera, sia da parte del creatore, sia dalla parte del fruitore che la accetta e la ingloba nel sistema dell’arte. Decidere che un determinato oggetto non è arte è sicuramente il metodo più sbrigativo per evitare di doverne rendere ragione. Questo è soprattutto vero per quanto riguarda l’arte contemporanea così fortemente caratterizzata da una logica trasgressiva. Un a logica che si concretizza nella sistematica confusione e commistione di generi, mezzi e sensi. Non sono solo le regole tradizionali dell’arte ad essere tradite/tarsgredite ma soprattutto i quadri di riferimento interpretativo: estetico, morale, giuridico.

La Body Art, ad esempio, oltre a rendere esplicito il rifiuto e ad acutizzare il “giudizio valutatore”, invita spesso ad una piatta interpretazione patologica. E’ un modo per evitare una domanda profondamente scomoda e fastidiosa, inevitabile se si affronta seriamente ciò che viene rappresentato.

Perché la patologia psichiatrica è entrata così prepotentemente nell’arte, in particolare nella body-art? Si può parlare ancora di opera d’arte? A cosa serve? Che cosa la rende tale? Perché la società vi attribuisce  un valore? Tutto questo può insegnare qualcosa alla psicoanalisi? E’ possibile uno scambio di sapere tra estetica e psicoanalisi?

A cura di Patrizio Peterlini

LIBRERIA BOCU’ – Vicolo Samaritana 1/B (Galleria Mazzini)

15 – 22 – 29 marzo 2012 – ORE 18,00

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Fondata e diretta da Luigi Bosco - e grazie al contributo di una lunga lista di persone – Poesia 2.0 nasce nel maggio del 2010 come risposta ad una lunga discussione su Poesia e Web che ebbe luogo sul blog di Stefano Guglielmin Blanc de ta nuque. Il progetto, in continua evoluzione, ha subito numerose trasformazioni e continuerà a trasformarsi fino a che non avrà esaurito tutte le sue possibilità.

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