C’è una poesia che percorre il sentiero poco battuto, un poesia che viene esposta o che si riappropria del cemento delle periferie, dando a questo un briciolo di dignità – graffiti fosforescenti o meno, sempre parole che rompono l’aspetto scialbo delle zone-servizio della città, epifanie che sollecitano per un istante la nostra retina, tra una galleria autostradale e una galleria autostradale. C’è una poesia che percorre il sentiero poco battuto, registrata su youtube per essere ascoltata, per essere popolare, c’è una poesia che percorre il sentiero poco battuto, scritta nelle piazze, con il gesso, integrata nei lavori dei madonnari, c’è una poesia che percorre il sentiero poco battuto, proiettata la notte, in giallo – in verde, sui palazzi governativi di bachelite. C’è una poesia che percorre il sentiero poco battuto, e la sua casa non è la cellulosa ma milioni di bit scintillanti. C’è una poesia che percorre il sentiero poco battuto e noi cerchiamo di capire quale questo sia. E tanta altra poesia che non sa ancora quale sia il sentiero che può, che deve imboccare – in questo spazio parleremo di tutto questo, parleremo dei giovani che cercano di mettere giù qualche verso decente. Parleremo proprio di tutto questo, e di molto altro. Parleremo di come riportare la poesia, la poesia che non si trova nelle deprimenti antologie scolastiche, nell’immaginario delle persone – qui saremo ‘contro’ per essere, almeno, sinceri. Tenendo sempre presente che in una vita fatta di strade non ci si ferma mai. Qui si parlerà di poesia ‘anfibia’, vi racconteremo una poesia come solo raramente l’avete immaginata.
Giuseppe Barreca
October 1, 2010
mi pare un’iniziativa molto bella, sia perché c’è tanta poesia nella vita che merita di essere portata alla luce, sia perché è importante rendersi conto che non tutto ciò che, su internet si autodefinisce “poesia”, è veramente tale..
Redazione
October 1, 2010
Sì, Giuseppe, anche a me pare una proposta interessante questa di Francesco. Più che altro mi incuriosice poiché è un tipo di poesia che non conosco e su cui ho anche alcuni pregiudizi. Quindi non vedo l’ora di poter aver modo di parlarne per chiarirmi le idee a riguardo.
Luigi B.
fabio teti
October 2, 2010
gli anfibi sempre amati. per cui, attendiamo con interesse.
un saluto,
f.t.
Francesco Terzago
October 3, 2010
Sono felice che questo progetto susciti un certo interesse, sto già lavorando ai primi articoli: uno sul significato della parola ‘esordio’. Un altro su tutta una serie di provocazioni che, in qualità di giovani poeti, siamo tenuti a compiere per ottenere la visibilità che ci spetta. E poi troverò lo spazio per parlare di istallazioni e di graffiti – presto ne vedrete delle belle.
P.s.: Fabio, quanto prima ti invierò i miei lavori, sono stato via tutta la settimana per lavoro.